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flamenco Ballerino

Mercedes de Córdoba

Considerata una delle ballerine più potenti e autentiche della sua generazione, Mercedes de Córdoba vanta una lunga e consolidata carriera, distinguendosi sempre per il suo talento, la sua versatilità e la sua capacità di trasmettere emozioni.

Considerata una delle ballerine più potenti e autentiche della sua generazione, Mercedes de Córdoba vanta una lunga e consolidata carriera, distinguendosi sempre per il suo talento, la sua versatilità e la sua capacità di trasmettere emozioni.

 

Dopo essersi esibita al fianco dei maggiori esponenti del canto e della danza flamenca e aver girato i principali eventi flamenchi nazionali e internazionali come solista d’eccezione, questa precoce ballerina, che già da bambina calcava i principali palcoscenici del mondo, è diventata oggi uno dei nomi imprescindibili del flamenco e della danza.

 

Dopo aver ricevuto nel 2013 il Premio Nazionale di Flamenco nella sua città natale, ha iniziato una promettente carriera con la propria compagnia con spettacoli come “Sin Más”, con cui ha girato i palcoscenici principali di numerose città europee, “Ser. Ni conmigo ni sin mí”, con il quale ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico in eventi come il XXV Festival de Jerez, la XXI, Bienal de Flamenco de Sevilla o il VI Festival Flamenco Madrid o la creazione più recente: `Si, voglio’, con cui ha ricevuto un consenso unanime nell’edizione del Festival de Jerez 2022 ottenendo tre premi (Premio Guitarra con Alma e Miglior Composizione Musicale al chitarrista Juan Campallo, Premio Artista Rivelazione alla ballerina Águeda Saavedra e Premio Miglior Cantante Accompagnatore a Pepe de Pura). Oppure nell’ultima edizione de La Bienal de Flamenco de Sevilla 2022, dove ha ottenuto una delle migliori recensioni da parte della stampa specializzata.

 

A riprova della sua irrequietezza e maturità creativa, la cordovana si distingue anche nel ruolo di coreografa e direttrice artistica di spettacoli come Cámara abierta, di Paula Comitre, che ha diretto con David Coria e che ha vinto il premio come miglior spettacolo all’ultimo Festival de Jerez; Con-migo”, presentato nello stesso evento da Fernando Jiménez, vincitore del Premio Desplante al Festival de La Unión; “Ya no seremos”, di Ángel Rojas; “Sangre” di Rafael e Juan Campallo, “Nacer para morir”, di Adela Campallo; “De Sevilla a Cádiz”, di Arte en movimiento e “Sonido de mis días de Gema Moneo”. Nel 27° Festival de Jerez 2023 “Venero”, la creazione più recente di Águeda Saavedra. Oppure con Eva Yerbabuena, per la quale ha coreografato un pezzo del suo lavoro “Al igual que tú”, presentato in anteprima al XXV Festival de Jerez, essendo la prima volta che la coreografa granadina si mette nelle mani di un coreografo; in questo caso, inoltre, di colei che è stata sua allieva e ha fatto parte del suo corpo di ballo agli inizi.

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